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SOMMARIO NOVEMBRE 2003

 In questo numero:

 

EDITORIALE:

Se potessi avere mille lire al mese!


L’amico Gino Tartarelli è venuto in redazione proponendoci la discussione sullo Stato Sociale, sul costo della vita e su quanto questo sistema neoliberista sta uccidendo, soffocando i meno abbienti: basta poco per essere economicamente sulla strada. E ci ha portato anche la sua esperienza: tutti i mesi scrive su di un taccuino le entrate (i due stipendi da insegnanti) e, con pazienza certosina, lui e sua moglie segnano le spese giornaliere. Risultato stupefacente!! Provare per credere!! E la nostra discussione ha allora preso il via con l’incipit che segue e che vi proponiamo. «C’è una continua aggressione in Italia allo Stato Sociale, il Welfare State all’inglese. – dice Tartarelli a nome della redazione - Ci sentiamo impotenti di fronte a chi lo sta distruggendo in nome dei pareggi dei bilanci aziendali, in nome di Governi che trattano lo Stato con la mentalità aziendalista. Per questo gli Enti Locali sentono sempre più la necessità a fare dei tagli sui bilanci, togliendo fondi a destra e a manca dai servizi, per esempio, agli anziani, piuttosto che alla sanità pubblica ecc… È chiaro che per loro e per noi vale il detto che “non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”! In redazione abbiamo discusso a fondo su questo ed abbiamo capito che ciò è il frutto di questa nuova e “maledetta” (ci si permetta di usare questo termine) logica economica neoliberista: essa non può andare d’accordo con le persone non abbienti! (…)».

 

 

RUBRICA TEMPI DI SORORITA’: Per le donne d’Africa

In questo numero Catti Cifatte ci racconta di Anna Tonelli, la volontaria laica uccisa in Somalia poco più di un mese fa. «La sua missione – spiega Cifatte - era volontaria quindi, oltre a non avere il crisma della chiesa ufficiale, non era imposta da una regola o da un comportamento mediato dall’organizzazione religiosa (taluni non l’hanno nemmeno chiamata missione per non confonderla con quella esercitata dai consacrati appartenenti ad un ordine religioso), la sua condizione di vita è dipesa da una scelta di radicale disponibilità per gli altri. La sua scelta è laica nel vero senso della parola ma era chiara l’appartenenza al movimento cristiano di liberazione ed il suo comportamento ha lasciato trapelare autenticità di fede e testimonianza dell’agire politico ed umanitario.

(…) La sua fede nell’amore la portava a considerare possibile e reale una dimensione altra, difficilmente sperimentabile se non nelle condizioni estreme che lei stessa aveva scelto: “Ma il dono più straordinario, il dono per cui ringrazierò Dio e loro in eterno, è il dono dei miei nomadi del deserto. Musulmani, loro mi hanno insegnato la fede, l’abbandono incondizionato, la resa a Dio, una resa che non ha nulla di fatalistico, una resa rocciosa e arroccata in Dio, una resa che è fiducia e amore”»

 

 

SCUOLE DI PACE - Dossier a cura degli studenti dell’Istituto Superiore Federico Albert di Lanzo Torinese

«(...) Era dicembre 2002 quando, terminato un lavoro durato diverse settimane, ci riunimmo attorno al professore di scienze sociali, Claudio Torrero, per discutere su un nuovo lavoro da svolgere: questo, portato avanti in alterne fasi del secondo quadrimestre (a dicembre è stato introdotto, da metà marzo ai primi di giugno sviluppato), prevedeva la presentazione, l’approfondimento e la redazione di una ricerca sugli attuali problemi del medio oriente, in particolare il confitto israeliano-palestinese. (…)

(…) Certo, avevamo tutti informazioni un po’ frammentarie ed il lavoro che ci si prospettava sembrava essere un’ottima soluzione per accrescere le nostre conoscenze, per farci un quadro più chiaro della situazione, per ampliare le nostre vedute e forse anche riuscire a vedere le cose in maniera un poco più oggettiva senza doverci ritrovare schierati dall’una o dall’altra parte. (…)»

Eccoci finalmente a dare la parola ai ragazzi della Quarta Servizi Sociali dell’Istituto Superiore Federico Albert di Lanzo Torinese. Tema: il Medio Oriente. Un esperimento ben riuscito il nostro: abbiamo voluto dare la parola a questi giovani che, attraverso simulazioni, giochi di ruolo, incontri e dibattiti si sono interrogati e messi nei panni dell’altro, palestinese o israeliano che sia, cercando di capire la complessità del conflitto, di quel conflitto e domandandosi più di una volta: che fare? Per ora ci hanno regalato ben 16 pagine di questo dossier: pagine fatte di racconti, riflessioni e dove  narrano la loro esperienza, spiegano a noi di Tempi di Fraternità il loro interessante lavoro. Per l’occasione ogni copia della nostra rivista avrà un “prezzo politico” di 1 Euro, solo ed esclusivamente per i ragazzi della scuola di Lanzo che hanno lavorato al dossier.

Contemporaneamente anche sul nostro sito www.tempidifraternita.it potrete leggere il dossier SCUOLE DI PACE.. Non perdete dunque il numero di novembre 2003. È un’occasione intelligente per riflettere su questo dramma.

 

 

 

RUBRICA: Eternità! Sì. Perché? di Mario De Bernardis

Dal numero di novembre 2003 e fino alla prossima primavera Tempi di Fraternità si arricchirà di una nuova rubrica sul tema dell’Eternità curata da Mario De Bernardis. Un argomento affascinante ma oggi considerato quasi un tabù, un qualche cosa di difficile. Ma, come ci ricorda lo stesso De Bernardis «Addentrarsi in questo campo è possibile ma laborioso».

Nello stesso periodo partirà un sondaggio sul nostro sito www.tempidifraternita.it, che risponde alla domanda CHE COS’E’ L’ETERNITA’?, un semplice confronto senza la pretesa di avere un vero e proprio valore statistico con dati e cifre. Diamo tempo fino al maggio del 2004 quando chiuderemo questo sondaggio con la pubblicazione delle risposte pervenute nei numeri cartacei estivi di Tempi di Fraternità del 2004.

Rifletterci su arricchisce lo spirito… e non costa nulla!

Dal Mondo della Solidarietà di Daniele Dal Bon


Agenda






Per tutto il 2003 pubblicheremo mese per mese il

CALENDARIO DELLA PACE 2003

Nevè Shalom - Waahat as-Salaam

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