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Sommario n° 1 – Gennaio 2002

Riflessioni Redazionali

Si vis pacem para pacem – Se vuoi la pace prepara la pace di Minny Cavallone

Il testo dell'articolo è riportato sul sito.

Culture e Religioni

Pace e dialogo tra le nazioni e le religioni di Peppino Coscione

L’autore ci parla del messaggio di speranza che il teologo ha lanciato rispondendo ad un invito del dipartimento di filosofia dell’Università di Genova.

Il leit-motif può riassumersi così: "Non c’è pace tra le nazioni senza pace tra le religioni, non c’è pace tra le religioni senza dialogo tra le religioni, non c’è dialogo tra le religioni senza un globale modello etico".

Pagine aperte

L’attualità del commercio equo e solidale di Paolo Macina

L’autore intervista Gigi Eusebi, figura storica del mondo dell’economia alternativa, responsabile per il consorzio CMT – Altromercato dei progetti in America Latina. Dopo aver inquadrato l’attività di CMT, Eusebi si sofferma sui successi e i limiti che in questo momento sono presenti all’interno del movimento del Commercio equo e solidale.

Amaro come la vita, soave come l’amore, dolce come la morte di Giorgio Bianchi

Il popolo Sarawi (Gente del deserto) vive da secoli nel Sahara Occidentale e fino al 1934 erano organizzati in tribù nomadi, liberi di condurre la loro esistenza di pastori e carovanieri. Oggi non è più così: solo un terzo del territorio è nelle loro mani e la parte rimanente è stata occupata dal Marocco. L’autore racconta, con grande partecipazione, la visita alla popolazione locale in vista di un progetto di cooperazione internazionale.

Adamah, la "Terra" di Giovanna Maria Molinatto

… Il primo che, recintato un terreno, ebbe l’idea di dire "questo è mio" e trovò della gente tanto semplice da crederlo, fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, guerre, assassini, quante miserie e orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i picchetti e riempiendo il fossato, avesse gridato ai suoi simili: "Guardatevi dal dare ascolto a questo impostore; siete perduti e vi dimenticate che i frutti sono di tutti, e che la terra non è di nessuno!"…

J.J. Rousseau - Discours sur l’origine et les fondements de l’inégalité parmi les hommes.

Noi criminali di Gianfranco Monaca

Ai primi di novembre, la vigilia del dibattito parlamentare sull’ammissione dell’Italia alla guerra in Afghanistan, il ministro alla Difesa, Antonio Martino, ha tenuto una conferenza ad Asti su invito delle amministrazioni comunale e provinciale. Il nostro redattore in quella occasione ha potuto porre al ministro una domanda legata al rapporto tra etica ed economia. La risposta del ministro, integralmente riportata sulla rivista, non ci lascia tranquilli…

Il Consiglio Pastorale e il "Santo Volto" di don Carlo Carlevaris

Nell’articolo l’autore si chiede se l’opportunità della costruzione di nuovi edifici ad uso di culto (uffici della Curia, salone per convegni e una nuova chiesa) decisa dalla Diocesi di Torino non debba richiedere anche la consultazione con tutti i membri della chiesa e non solo coi religiosi, come è accaduto.

Anche questo è Islam a cura di Andreina Cafasso

Da Raggio, mensile delle suore comboniane, vengono riproposte le figure di due donne musulmane.

La prima è Rabi’a al-’Adawiyya, nata a Bassora, Iraq, nel 721 e può essere considerata la madre del sufismo. I membri di questo movimento passano lunghe ore in preghiera, digiunano spesso e vivono una povertà estrema.

L’altra ha solo 25 anni, ma a giudicare da quanto ha sofferto, vissuto e realizzato, sembrerebbero molti di più. Si chiama Orzala (Splendore di fuoco), un nome che rispecchia la vita di questa giovane afghana che ha scelto di servire la propria gente nei campi profughi del Pakistan ed è presidente dell’Associazione HAWCA.

Non possiamo non dirci francescani di Gianfranco Monaca

Il giornale Il Nostro Tempo, presentando il nostro almanacco, ci ha scambiati per dei padri francescani.

… Mandare una rettifica ai giornali? Si può, ma non è così semplice, perché da un lato è giusto salvaguardare l’auto-nomia e l’originalità del nostro lavoro anche nell’immagine, ma dall’altro non vogliamo dare l’impressione di sentirci offesi o anche soltanto irritati dal qui-proquo.

Poi c’è un’altra riflessione da fare: nulla capita a caso, in un’economia di Salvezza: dunque, qual è la lezione che dovremmo ricavare da questo avvenimento apparentemente così insignificante?

Rubriche

Osservatorio di Minny Cavallone

Vengono proposte alcune riflessioni e fornite informazioni su diritti umani, guerre e processi di pace dal basso, di qualche piccolo passo avanti sulla strada sella costruzione di un mondo diverso, dei pericoli connessi al nucleare e al controllo tecnologico delle informazioni.

Servizio biblico

I profeti, fenomeno religioso e sociale (I) di Aldo Bodrato

Inizia in questo numero un percorso di riflessione sulla profezia e sulla figura di alcuni profeti. Dopo essere partito dalla definizione del termine, l’autore ripercorre alcune tappe della tradizione teologica cristiana e affronta due temi: la figura del profeta come mediatore tra l’umano e il divino e il rapporto tra il profeta e il potere.

Tempi di sororità

Donne dentro il burqa di Catti Cifatte

Essere assieme alle donne dentro il burqa per noi significa andare contro un volere maschile di isolamento delle donne, per scoprirne invece i segreti ed i valori e comunicarli all’esterno…

Recensioni

I Sanitari del Genoa Social Forum Obbligo di referto – Edizioni Fratelli Frilli, pp. 160, 10.000 (5.16 Euro)

… Il titolo è significativo: l’obbligo di referto è quel documento che il medico, quando vi fate male e venite ricoverati al Pronto Soccorso, qualsiasi medico è obbligato a stilare ed a consegnarvi. È un vostro diritto chiederlo!

Nei giorni del G8 a Genova invece non è stato possibile scrivere i referti, così quelle centinaia di fratture, quelle prognosi riservate non rimarranno testimoniate da nessun documento medico che attesti l’accaduto…

(a cura di Gino Tartarelli)

Dal Mondo della Solidarietà di Daniele Dal Bon

In questo numero si racconta l’esperienza dell’Ufficio Pastorale Migranti.

I settori di azione indicati nello Statuto sono cinque: migranti stranieri, italiani all’estero, Rom (zingari), personali dei circhi, addetti alla navigazione. In quanto organismo pastorale, opera senza fini di lucro: il sostegno alle iniziative e ai progetti promossi dal Servizio e il reperimento delle risorse umane ed economiche ricade sulle comunità ed Caritas sulla "tratta delle donne immigrate a fini di prostituzione".

Ufficio Pastorale Migranti

via Ceresole, 42 - 10155 Torino

tel. 0112462092 – 0112462443; Fax 011202542

Sito web: http://www.torino.chiesacattolica.it/migranti

Agenda

Elogio della follia di Gianfranco Monaca

… Qualcun altro non si è limitato a dirlo, lo ha anche voluto dimostrare, scatenando un macello che ha fatto milioni di profughi e migliaia di vittime, altrettanto innocenti che quelle delle torri. Il governo italiano ha supplicato di poter reggere il moccolo, anche se nessuno glielo chiedeva e il parlamento ha approvato a grande maggioranza questa sciagurata decisione. Un voto vergognoso, ha scritto Alex Zanotelli, e modestamente mi associo. Chi non approva questa guerra (ma non si era detto che doveva essere un’azione di polizia?) viene linciato come antiamericano, antipatriottico, disfattista, "cattivo maestro", "culattone raccomandato"... Tutto per la difesa dell’occidente cristiano. BUON NATALE! Anzi, MERRY CHRISTMAS!

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