Sommario n° 9 - Novembre 2001
Riflessioni Redazionali
di Mario ArnoldiIl testo dell'articolo è riportato sul sito.
Culture e Religioni
Guerra e morte in nome di Dio di Gino Tartarelli
L’autore si interroga sulla guerra "vestita di religioso".
Nel corso dei secoli fino ad oggi, si è sempre fatto e vissuto uno specifico richiamo al Dio degli eserciti. È il cristianesimo non se ne è mai tirato fuori: è la metafora del lupo travestito da agnello usata dal teologo Eugene Drewermann.
Dichiarazione conclusiva del Sinodo del popolo di Dio a cura di Noi Siamo Chiesa
Si è tenuto a Roma dal 4 al 7 ottobre il terzo incontro internazionale dell’IMWAC, il movimento internazionale per la riforma della Chiesa cattolica a cui aderisce Noi Siamo Chiesa. Nell’articolo vengono riportate le conclusioni dell’assemblea. Documenti e opinioni si trovano sul sito
www.shadow-synod.netPagine aperte
Quanti morti senza lutti
a cura di alcuni studenti del Liceo Gioberti di TorinoIn merito ai tre minuti di silenzio per i morti delle torri gemelle, alcuni studenti hanno protestato contro il preside che non ha voluto far ricordare anche i morti per fame, come conseguenza dell’embargo e della politica economica dei paesi occidentali.
Vogliamo giustizia! Ma quale? di Gianfranco Monaca
L’autore, alla luce di alcuni passi del Nuovo Testamento, si interroga sul fatto che spesso la chiesa ufficiale (Sodano - Ruini - Navarro Valls) si preoccupi eccessivamente di "tenere alto il morale della truppa" o di tranquillizzare le coscienze.
Credere nella favola di Bin Laden a cura di Gino Tartarelli
Il testo dell’articolo è un’intervista ad Amos Luzzatto, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Si parla di terrorismo, di Islam e del conflitto israelo-palestinese.
Comprendere il terrore e fare la scelta giusta di Andreina Cafasso
Ogni terrorismo defrauda la società di quella preziosa sensazione di certezza che permette ai suoi membri di continuare la loro vita nella normalità, su cui si fonda il funzionamento dello Stato ed il rispetto dei diritti del cittadino. Ogni società che piange il tragico destino delle proprie vittime tende a diventare una società di potenziali carnefici, inclini all’uso della violenza contro gli altri
La cittadella della cooperazione e della pace
di Angela LanoPartendo dal dialogo tra Hana Abu Khdeir, palestinese e Ronni Shendar, israeliana, invitate dal Comune e dalla Provincia di Torino, è nata l’idea della costruzione si una cittadella della cooperazione e della pace che avrà lo scopo di sensibilizzare e produrre iniziative verso un cammino concreto sulla strada per la pace.
Insegnare la felicità di Luciano Grandi
La durata della felicità non è mai sentita nel presente, bensì nel passato o nel futuro: nel momento in cui siamo felici non ci rendiamo conto di esserlo, cioè assistiamo al "silenzio della felicità"
Rubriche
Osservatorio
di Minny CavalloneVengono proposte alcune riflessioni su ciò che è accaduto dopo l’11 settembre. Vengono presentate poi alcune notizie "positive", legate ad iniziative e progetti di pace. Infine, a partire da quanto è accaduto a Genova, sono segnalate alcune gravi situazioni di violazione dei diritti umani, in varie parti del mondo.
Servizio Biblico
I poveri sono da rendere beati di Ortensio da Spinetoli
La povertà è lo stato di nascita dell’essere ragionevole. Egli infatti viene alla luce spoglio e indifeso. I poveri sono quanti non hanno superato le tare della condizione creaturale, non hanno cioè raggiunto "il dominio" della terra e delle forze avverse che circolano nel cosmo. Ed essi sono ancora la maggioranza del pianeta. Nonostante il lungo tratto di storia percorso, il "giardino" non è stato ancora realizzato e sembra manchi molto alla sua realizzazione e, per questo, anche per la fine della povertà e per la scomparsa dei poveri…
Tempi di sororità
Vivere il divino in spirito e verità di Catti Cifatte
Continuando il percorso sul divino, l’autrice approfondisce il passo evangelico della Samaritana (Gv, cap. 4).
Se riteniamo di essere tra coloro che vogliono vivere in rapporto con il divino, non possiamo che farlo nell’esercizio della sapienza (spirito) e nell’esercizio della chiarezza dei rapporti, nella giustizia, nella verità…
Recensioni
Wes Howard Brook, Antony Gwyther L’impero svelato. Edizioni EMI, pp. 464, L. 32.000
Il sottotitolo recita: Riscoprire la forza dell’Apocalisse per il nostro tempo. L’Apocalisse, scrivono gli autori, voleva aprire gli occhi a quanti erano tentati di scendere a patti con Roma: presentava l’impero come una seducente prostituta che offriva la bella vita in cambio dell’obbedienza. L’Apocalisse è un appello a fidarsi di Dio piuttosto che dell’impero. (a cura di Giovanni Sarubbi)
Brunetto Salvarani A scuola con la Bibbia. Edizioni EMI
La Bibbia è praticamente assente a scuola. Non è prevista una lettura aconfessionale, pure possibile e per certi versi doverosa per chiunque voglia capire qualcosa del mondi che ci circonda. I due obiettivi del testo sono da una parte rilanciare con forza un dibattito che ha un ruolo decisivo per una società aperta e consapevole della propria identità culturale, poiché, credenti e non, "non possiamo non dirci figli della Bibbia"; e dall’altro, fornire spunti, materiali, testi e riferimenti bibliografici a quanti, non specialisti - insegnanti, educatori, donne e uomini di cultura - intendano avvicinarsi, anche per la prima volta, al "Grande codice", per coglierne le direttrici fondamentali. (a cura della Redazione)
Dal Mondo della Solidarietà di Daniele Dal BonIn questo numero si racconta l’esperienza della cooperativa Quetzal che, nata nel 1992 sull’esperienza della preesistente associazione e grazie all’iniziativa dei diversi gruppi di solidarietà operanti nell’albese, ha oggi 150 soci e gestisce un negozio di commercio equo e solidale. Dal 2000 al fianco di Quetzal opera l’associazione culturale "Verso Sud" che ha la finalità di sostenere iniziative di formazione e informazione con progetti educativi rivolti alle scuole.
Per informazioni, contatti e collaborazioni:
Quetzal, corso Langhe, 17/c 14100 Alba (CN) tel./fax 0173290977
Lettere
Elogio della follia di Gianfranco Monaca
Veramente divertente il gioco dei ruoli proposto dall’autore in questo numero. Per una volta, in questo inizio di anno scolastico, non sono gli insegnanti che giudicano gli allievi, ma viceversa.
Il nostro maestro a scuola rende pochissimo, è svogliato e litigioso, ha un pessimo rapporto con alunni e colleghi. Pare che abbia un retroterra culturale.
Trentennale di Tempi di Fraternità
In questo numero della rivista c’è un supplemento di otto pagine che ripercorre la storia ormai trentennale del nostro giornale e pone degli interrogativi e delle proposte sul percorso da compiere da oggi in avanti. La presentazione del supplemento recita:
La nostra piccola chiesa di carta ha trent’anni.
Per qualcuno siamo un reperto archeologico pre-wojtyliano. Se questo significa che abbiamo cercato di mantenere vivo lo spirito del Concilio in noi e attorno a noi, vuol dire che siamo invecchiati bene, come i vini di alta qualità. La scommessa di guadagnare in laicità senza smentire le radici cristiano-cattoliche della nostra cultura (verso cui sentiamo di avere delle responsabilità) e senza rifugiarci in tiepide nicchie di religiosità psicosomatica continua ad affascinarci. Condividere l’avventura quotidiana delle donne e degli uomini (in genere molto migliori di noi) che affrontano la vita cercando di dare un senso alla realtà terrestre senza il paracadute di una fede telecomandata, continua ad aiutarci a riconoscere nel Vangelo una Parola di Vita che, lungi dall’essere consolatoria, è stimolo e rimprovero permanente. Che questo cammino sia condiviso da nuovi collaboratori e lettori è un dono che accogliamo con riconoscenza, per camminare insieme.
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