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La seconda Conferenza degli Stati del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Senza più nucleare



Data: 06 Gennaio 2024
Autore: Laura Tussi



La Conferenza degli Stati del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. La scelta di Giacarta, l’assenza di Roma, il commento di Ciani (Laura Tussi)
di LAURA TUSSI

Si è tenuta a New York in dicembre 2023 la seconda conferenza TPNW, ma l’Italia non ha partecipato, perdendo così una importante opportunità disarmista

Il percorso pacifista per un pianeta senza armi nucleari
Nelle passate settimane, presso il palazzo di vetro di New York, la sede dell’ONU, si è svolta la seconda conferenza delle nazioni che hanno firmato il trattato TPNW per la messa al bando delle armi nucleari. È un grande segno di speranza in questi tempi bui, in cui si assiste a una recrudescenza dei conflitti e della violenza più sanguinaria dall’Ucraina alla Palestina senza dimenticare le molteplici guerre imposte dai poteri forti in molte parti del mondo.

Il Trattato ONU TPNW è valso alla rete Ican il Premio Nobel per la pace nel 2017 per il disarmo nucleare universale.
Il Trattato ONU TPNW per la messa al bando delle armi nucleari si pone come uno strumento molto importante e esclusivo e cardine per raggiungere l’obiettivo del disarmo nucleare universale e per l’abolizione, tramite strumenti legali, di tutti gli ordigni di distruzione di massa nucleari. Sono arrivate a New York delegazioni di pacifisti da tutto il mondo. Mentre i rappresentanti di nazioni da tutto il mondo si sono riunite alla seconda Conferenza degli stati parte del Trattato ONU di messa al bando delle armi nucleari presso palazzo di vetro, la sede delle Nazioni Unite di New York, il dibattito sulla sicurezza globale assume una risonanza senza precedenti.

In cosa consiste il Trattato TPNW
Il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari (TPNW) è il primo trattato internazionale vincolante a livello di legge per la completa proibizione degli ordigni di distruzione di massa nucleari, per rendere illegali queste armi nucleari, in un cammino pacifista verso la loro completa abolizione e eliminazione. E’ stato adottato in sede ONU il 7 luglio 2017. Questo trattato è valso alla Rete e Campagna internazionale ICAN il Premio Nobel per la pace nel 2017, di cui tutti noi pacifisti siamo portavoce e rendiamo testimonianza nei nostri ambiti di azione a livello locale, nazionale e internazionale.

TPNW: ricorre il terzo anniversario della sua entrata in vigore
Il trattato TPNW è entrato in vigore il 22 gennaio 2021 e rappresenta un passo importante verso la creazione di un mondo libero dalle minacce delle armi nucleari e di tutti gli ordigni di distruzione di massa nucleari.

Il TPNW a livello internazionale
Il panorama globale è segnato dalla necessità di promuovere la pace e la sicurezza mondiale, e il Trattato ONU di messa al bando delle armi nucleari si pone come uno strumento legale e legittimo per raggiungere questo obiettivo. Tuttavia, è importante notare che l’Italia, al momento, non ha ancora né firmato né ratificato questo trattato fondamentale e ha deciso di astenersi dalla partecipazione alla Conferenza degli stati membri in qualità di stato osservatore.

Le pressioni contro il nucleare del mondo del pacifismo
L’evento è stato seguito con attenzione dal movimento pacifista internazionale e diverse delegazioni si sono presentate a New York.
“La scelta dell’Italia di non ratificare il Trattato e di astenersi dalla Conferenza solleva interrogativi sulla coerenza dell’impegno globale verso la pace e la sicurezza. In un’epoca in cui la collaborazione internazionale è essenziale per affrontare le sfide globali, la mancata adesione dell’Italia a questo importante strumento rappresenta una mancanza di impegno nei confronti di un futuro più sicuro e privo di minacce nucleari”.

Una opportunità persa
La partecipazione attiva alla seconda Conferenza degli stati parte del Trattato ONU di messa al bando delle armi nucleari avrebbe offerto all’Italia l’opportunità di dimostrare il suo impegno verso la costruzione di un mondo pacifico libero dall’incubo atomico e dall’escalation nucleare sempre più prossima e incombente. La decisione di astenersi può essere interpretata come un’opportunità perduta di contribuire concretamente alla creazione di un futuro in cui le armi nucleari non minacciano la sicurezza a livello planetario.

Il cammino verso il disarmo nucleare
Il processo di disarmo nucleare richiede la partecipazione attiva e responsabile di tutte le nazioni, anche i paesi sotto il controllo Nato. L’Italia, con la sua importante tradizione e la ricca storia pacifista e il ruolo significativo nella comunità internazionale, ha il potenziale per influenzare positivamente la direzione del dibattito sul disarmo nucleare. “Ratificare il Trattato ONU rappresenterebbe un passo importante verso il raggiungimento di un mondo più sicuro, senza la minaccia delle armi nucleari”.

L’abolizione delle armi nucleari è la liberazione dall’escalation e dall’incubo atomico
In una congiuntura terrificante in cui la pace a livello universale è una priorità incontestabile, la seconda Conferenza degli stati parte del Trattato ONU di messa al bando delle armi nucleari offre un’opportunità unica per le nazioni di unirsi in un impegno comune per la sicurezza globale. L’Italia, con la sua storia e la sua tradizione di forte mobilitazione pacifista, ha tutto il potenziale per giocare un ruolo importante in questo processo, e la ratifica del Trattato rappresenterebbe un passo significativo verso la costruzione di un mondo finalmente libero dalle minacce nucleari. È tempo di abbracciare un futuro di pace e collaborazione, impegnandoci tutti insieme, l’umanità intera, per garantire la sicurezza delle generazioni future e della storia intera dell’essere umano sulla Terra.

I rappresentanti del mondo pacifista italiano per il TPNW a New York
Vorrei comunque concludere con una notizia davvero positiva. L’Indonesia si è aggiunta agli Stati che hanno aderito al TPNW. Alessandro Ciani, presente a New York per Mondo Senza Guerre e senza Violenza, ma anche come latore di un documento di Disarmisti esigenti, ha illustrato tutti gli aspetti sia relativi alla conferenza degli Stati sia riguardanti l’attività di Ican, possiamo affermare che dopo la conferenza di Vienna anche l’evento di New York ha segnato un significativo passo in avanti.

Nella sessione della Conferenza sull’universalizzazione (il processo di ratifica da parte di tutti i Paesi del Mondo) del Trattato TPNW, Alessja Trama Coordinatrice delle Politiche e della Ricerca di Senzatomica ha confermato il sostegno alla posizione e alle attività della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN, Premio Nobel per la Pace 2017) sottolineando il ruolo cruciale degli Stati parte del cosiddetto “ombrello nucleare”.

Laura Tussi

La politica della deterrenza nucleare ci porta sull’orlo dell’abisso: parla Sandro Ciani

Pubblichiamo di seguito l’intervista a Sandro Ciani, che ha partecipato ai lavori in rappresentanza di Mondo Senza Guerre e Senza Violenza e di Disarmisti Esigenti, e come membro di ICAN – International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale –, che è una coalizione globale di organizzazioni non governative che lavora per implementare e promuovere l’adesione al TPNW

Quali sono stati i soggetti che hanno preso parte ai lavori?
Ai lavori hanno preso parte un centinaio di Paesi, ossia 59 Stati parte, 11 Stati firmatari e 35 Paesi osservatori, dei quali una novantina ha contribuito in modo dinamico e impegnato all’incontro. I due temi principali hanno riguardato lo stato di implementazione del trattato – assistenza alle vittime e bonifica ambientale, cooperazione e assistenza internazionale, universalizzazione, eccetera – e il suo allargamento anche verso gli attuali Stati nucleari aderenti al TNP, Trattato di non Proliferazione.

Gli obiettivi fondamentali?
Il raggiungimento di tali obiettivi necessita il coinvolgimento degli Stati, ma anche di tutti gli organismi internazionali e della società civile impegnati nell’abolizione di tali armamenti quali il Comitato internazionale della Croce Rossa, l’ICAN e i suoi membri associati e tutte le parti interessate. Per la prima volta è stato insediato anche un comitato di esperti scientifici allo scopo di valutare gli impatti umanitari causati da tali armi: sulla base del loro report sono state presentate nuove prove scientifiche, anche sugli effetti in cascata dell´uso di tali armi sulle forniture alimentari, sul sistema finanziario e sulle forniture energetiche.

Si è trattato di porre fine ai rapporti di finanziamento con l’industria delle armi nucleari?
Questi studi hanno spinto più di 90 investitori, che rappresentano oltre 1.000 miliardi di dollari di asset in gestione, a incoraggiare gli Stati a collaborare con la comunità finanziaria per rafforzare ulteriormente le norme e gli obiettivi del trattato, anche per porre fine ai rapporti di finanziamento con l’industria delle armi nucleari. Una dichiarazione congiunta approvata da 26 organizzazioni guidate da comunità colpite dal nucleare e sostenuta da altre 45 organizzazioni alleate afferma: “Abbiamo il diritto e la responsabilità di parlare delle conseguenze reali delle armi nucleari… Chiediamo agli Stati parti del TPNW di spingere incessantemente per la sua universalizzazione”.

Per il secondo anno consecutivo l’Italia ha declinato tale invito…
Le molteplici note positive devono riscontrare la consueta presa di posizione degli attuali Stati nucleari e dei loro alleati nei confronti del TPNW, già riscontrata anche nel primo incontro degli Stati parte tenutosi a Vienna nel giugno 2022. In genere essi rifiutano di partecipare come Paesi osservatori – l´Italia per il secondo anno consecutivo ha declinato incomprensibilmente tale invito – oppure assistono senza poter iniziare un reale percorso di avvicinamento che porti alla firma e alla successiva ratifica del trattato, ma riscontrano interesse nel trattato stesso.

In cosa consiste la cosiddetta politica di “deterrenza nucleare”?
La maggior parte dei Paesi osservatori è all’interno della cosiddetta politica di “deterrenza nucleare”, che durante i lavori in questione è stata chiaramente additata come la principale minaccia sia alla sicurezza umana al fine di scongiurare un’apocalisse nucleare per errore, volontà o sabotaggio sia come un ostacolo al progresso verso il disarmo nucleare.

Per la prima volta è stato insediato anche un comitato di esperti scientifici allo scopo di valutare gli impatti umanitari causati dalle armi nucleari

Qual è il ruolo della NATO?
L’adesione al trattato da parte dei Paesi membri della NATO, ad esempio, deve avvenire attraverso la volontà della cittadinanza, senza alcun veto da parte della NATO stessa o di altri organismi internazionali. Questo per rispondere alle dichiarazioni da parte di alcuni Paesi Europei invitati come osservatori, che seppur interessati al trattato o ad alcuni suoi articoli, non possono fare altro che accettare, come membri, la politica di deterrenza della NATO stessa.

A margine della conferenza si è rilasciato una dichiarazione in cui si denunciano le minacce e i pericoli legati alle armi nucleari?
Sì e assume una particolare importanza la presenza di una delegazione di 23 parlamentari, provenienti da 14 paesi che per lo più devono ancora firmare il trattato, che si è riunita a margine della conferenza e ha rilasciato una dichiarazione in cui si denunciano le minacce e i pericoli legati alle armi nucleari esortando i propri governi a firmare e a ratificare urgentemente il trattato.

Cosa può fare un singolo cittadino oppure una comunità di persone affinché il Paese di appartenenza venga sollecitato a firmare e a ratificare il TPNW?
L’ICAN ha previsto lo strumento dell’appello alle città. Tra le principali città che hanno già aderito a livello mondiale troviamo Parigi, Ginevra, Washington, Ney York, Los Angeles, Nagasaki, Sydney, Oslo, Berlino, Hiroshima e tante altre, mentre in Italia hanno aderito Bologna, Brescia, Caserta, Empoli, Ferrara, Modena, Padova, Parma, Piacenza, Prato, Reggio Emilia, Torino e altre.

Tale appello può essere raccolto da tutti gli enti nazionali locali, inclusi i governi delle regioni: la nascita del TPNW e della sua entrata in vigore dimostra come la società civile può ottenere risultati straordinari, quindi chi si sente minacciato da tali armi contatti gli enti locali di sua appartenenza affinché aderiscano all´appello. Nel frattempo si possono firmare le seguenti petizioni relativi a due working papers pubblicati dall´ONU e presentati da Mondo Senza Guerre e Senza Violenza e di Disarmisti Esigenti: “Denuclearizziamo il Golfo di Trieste” e “Una strategia per arrivare dalla proibizione alla eliminazione delle armi nucleari“.

A quando il prossimo appuntamento mondiale?
La terza riunione degli Stati parti del trattato si svolgerà dal 3 al 7 marzo 2025 a New York. Per tutti coloro che volessero approfondire, documentandosi sui temi dibattuti nell’arco della settimana, si riporta il link ufficiale ai documenti prodotti durante la Conferenza.

Laura Tussi

Nella foto: “The Knotted Gun”, ma nota anche come “Non-Violence”, l’opera posta fuori dalla sede delle Nazioni Unite a New York che riproduce quella realizzata da Carl Reuterswärd a Malmo, che evidentemente non è la banale raffigurazione di una pistola. La canna verso la fine si avvolge su se stessa creando un nodo visibilmente ben saldo. E’ stato l’assassinio del grande John Lennon a convincere Reuterswärd a dar vita a questa forma d’arte dalla grandezza tanto fisica quanto simbolica, evidente sollecitazione ad atti di pace e non violenza.