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Mosaico di pace - A Vienna per smilitarizzare il mondo a partire dalle armi nucleari



Data: 29 Giugno 2022
Autore: Laura Tussi



A Vienna per smilitarizzare il mondo a partire dalle armi nucleari
SCRITTO DA LAURA TUSSI
Disarmo Movimenti Nucleare
Ican, Beatrice Fihn: “Lanceremo un piano per la fine delle armi nucleari”

Anche i rappresentanti di diverse associazioni ecopacifiste italiane collegate a Ican partecipano alla “Settimana di iniziative antinucleari”, che prevede inoltre un convegno scientifico (il 20 giugno), oltre alla vera e propria Conferenza degli Stati firmatari del TPNW, dal 21 al 23 giugno a Vienna.

La subalternità alla Nato
Il governo italiano, a causa del controllo Nato, non partecipa ai lavori, neanche in veste di osservatore, alla Conferenza degli Stati, parti del Trattato per la proibizione delle armi nucleari.

Una crescita antinuclearista e nonviolenta
La Delegazione delle associazioni ecopacifiste italiane ha fatto propri in questo percorso vari aspetti.
La consapevolezza strategica: l’intreccio tra minaccia nucleare e minaccia ecologico-climatica.
L’obiettivo generale che può essere rafforzato da iniziative locali di denuclearizzazione.
Il TPNW deve condizionare il percorso TNP (Trattato di Non Proliferazione), quindi finalmente la guerra deve diventare un tabù e la nonviolenza è il cammino che dobbiamo imparare a percorrere.

Le interrelazioni degli ecopacifisti
Durante il grande festival, i nostri attivisti hanno potuto ascoltare in video il primo ministro della Nuova Zelanda e il ministro degli Esteri austriaco. Hanno ascoltato le testimonianze dei sopravvissuti ai test nucleari in Kazakistan, nelle Isole Marshall e in Nevada, così come i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki.
Per la partecipazione dell’Italia alla revisione del TPNW, invece, nessuna speranza si profila all’orizzonte.

Un importante intervento: Alessandro Capuzzo, movimento antinucleare di Trieste
Con la considerazione "strategica" di spazi aperti dai trattati internazionali, ha concluso la serata Alessandro Capuzzo, del movimento antinucleare di Trieste, in delegazione a Vienna.
Abbiamo confermato il nostro intento di puntare sull’evento collegato: “Give peace a chance”, che si è tenuto il 19 giugno e di cui Alessandro Capuzzo è tra i relatori rilasciando agli atti un documento.
La conferenza ha riunito rappresentanti statali, organizzazioni internazionali, comunità scientifica, sopravvissuti e società civile per discutere ed esplorare ricerche consolidate e nuove sulle conseguenze umanitarie e sui rischi delle armi nucleari.

La deterrenza nucleare è una minaccia per tutta la vita terrestre
La Conferenza scientifica di Vienna sull’impatto umanitario delle armi nucleari denuncia che la deterrenza è una minaccia per tutta la vita terrestre.
La nuclear ban week di Vienna arrivata a metà del suo percorso, prevede la revisione del Trattato di proibizione delle armi nucleari operata dagli Stati parte.
Martedì 21 giugno 2022 inizia a Vienna la conferenza di revisione del trattato di proibizione delle armi nucleari.
Ci sono all’Austria Center, parlamentari, sostenitori, esperti di politica, attivisti, creativi, funzionari delle Nazioni Unite e molti altri partecipanti della società civile e dei governi.

Ican meritato Premio Nobel per la Pace
Decisivo il ruolo di Ican che con Beatrice Fihn, direttrice esecutiva della Rete, ha preso la parola subito dopo il segretario generale dell’Onu Guterres e il presidente della Croce Rossa, Peter Mauer.

Una scadenza per l’eliminazione delle armi nucleari
L’ambasciatore Rüdiger Bohn stamattina è intervenuto a Vienna per la Germania ribadendo che l’obiettivo di Berlino rimane “un mondo libero dalle armi nucleari”. E fino a qui siamo nella normale retorica Nato, cui si conformano tutti gli Stati membri dell’Alleanza.
L’incontro coglierà il problema di una maggiore flessibilità in entrata del Tpnw e riuscirà a fissare una scadenza per l’eliminazione delle armi nucleari per gli Stati dotati di armi atomiche che decidessero di aderire al Trattato.
Alla conferenza di Vienna, denominata “Segmento di Alto Livello”, si susseguono le dichiarazioni degli Stati e gli interventi della società civile.