Vite. Storie di migrazione, Mimesis Edizioni
Data: 25 Aprile 2022
Autore: Laura Tussi
Vite. Storie di migrazione, Mimesis Edizioni
dal 7 Aprile 2022 in tutte le librerie
Un progetto di Pamela Barba in collaborazione con Giuseppe Musolino
Fotografie e testi di Pamela Barba Prefazione di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici Introduzione e Focus Africa di Giuseppe Musolino Approfondimento di Soumaila Diawara Postfazione di Roberta Ferruti "Quel giorno di fine marzo 2020 ho ricevuto una chiamata, non potevo crederci era mio marito che credevo morto. L’unica cosa a cui penso ora? Riabbracciare la mia famiglia e farò del mio meglio e quello che è necessario affinché mi raggiungano qui in Italia. Nel mio paese non voglio più tornare, ho troppa paura, paura di morire". SOPHIE
Un percorso tra fotografie e testi che tenta di dare risposte e domande: quale vita conducono arrivati in Italia? Perché partono? Quali sono i loro sogni? La fotografa ha trascorso con Nick, Ibrahim, Aries e Sophie del tempo, ha atteso la loro fiducia, ha assaporato la loro quotidianità condividendo pensieri e azioni. A distanza ravvicinata, per meglio comprendere e per farsi accogliere nella loro storia. L’intento di questo lavoro, testi e foto insieme, è contribuire a contrastare e smontare stereotipi sulle migrazioni attraverso le testimonianze di chi, sulla propria pelle, le ha vissute in prima persona. Nei racconti e negli scatti si coglie un profondo rispetto delle persone protagoniste lungo tutto il lavoro d’introspezione, analisi e racconto svolti dall’autrice.
Dalla PREFAZIONE DI LAURA TUSSI E FABRIZIO CRACOLICI
Per una nuova cultura di pace Noi tutti amici della nonviolenza e del disarmo ci rendiamo sempre più conto di appartenere a un’unica razza e famiglia umana come sostenevano Einstein e il pacifista nonviolento Vittorio Arrigoni, barbaramente assassinato a Gaza in Palestina. Lo slogan positivo della cultura di pace del XXI secolo si riassume nel motto “Prima l’umanità, prima le persone”. Questo adagio, nella nostra interpretazione, applicata specialmente all’Italia, ma con un’ottica globale, contrappone la nuova cultura della pace del XXI secolo al rischio di una subcultura parafascista, suprematista e sovranista, dove i parafascisti, a partire dall'ex presidente
americano Trump, impongono uno slogan negativo e contrapposto al nostro: prima gli americani, prima i francesi, prima gli italiani, prima i padani, eccetera. Invece nel comune villaggio globale, nel nostro sistema mondo, nell’universale afflato di mondialità che accomuna tutti noi, i popoli e l’umanità comune e solidale, ci rendiamo sempre più conto di appartenere a un’unica razza e famiglia umana come sostenevano Einstein e il pacifista nonviolento Vittorio Arrigoni, barbaramente assassinato a Gaza in Palestina. Una comune umanità che è minacciata da “bombe”, che incombono come una spada di Damocle sulla sua incolumità. Le minacce di cui tratta anche il comboniano padre Alex Zanotelli: – l’attività militare che trova la sua massima espressione nella guerra nucleare; – la bomba climatica che comporta quotidiani disastri e dissesti climatici per le emissioni eccessive di gas serra di origine antropica nell'atmosfera; – la bomba dell’ingiustizia sociale e della disuguaglianza globale dove l’1% dei ricchi detiene risorse pari a quelle controllate dal restante 90% dell’umanità.
- La minaccia della violenza contro i più fragili della terra come i migranti e la violenza di genere contro i "diversi" e le donne (continua)
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