Il pacifismo operaio
Data: 04 Ottobre 2021
Autore: Laura Tussi
L’opposizione alla guerra è uno degli elementi costitutivi e fondativi del movimento operaio
Il pacifismo operaio
La guerra fu subito considerata massimo male perché portava i giovani al macello, peggiorava le condizioni di vita, cancellava diritti e libertà, occultava le istanze per l’emancipazione delle classi lavoratrici
Laura Tussi Il pacifismo operaio
L’opposizione alla guerra è uno degli elementi costitutivi e fondativi del movimento operaio
È il movimento operaio a predicare la necessità dell’opposizione di massa alla guerra; a inventare la forma di lotta non violenta per eccellenza cioè lo sciopero, o altre modalità non violente di lotta come il boicottaggio, la valorizzazione della dialettica degli argomenti, la comunicazione: le manifestazioni, i comizi, le petizioni.
Scelta non violenta compiuta quando la violenza bruta si scatenava contro di esso.
La guerra è il massimo male per le classi lavoratrici
La guerra fu subito considerata massimo male perché portava i giovani al macello, peggiorava le condizioni di vita, cancellava diritti e libertà, occultava le istanze per l’emancipazione delle classi lavoratrici. Da ciò l’impegno e la lotta contro la guerra e i guerrafondai, contro il bellicismo e le culture guerresche e per l’anticolonialismo.
Il rifiuto della guerra da parte dei ceti popolari
Il rifiuto della guerra è storicamente molto diffuso nei ceti popolari e nella classe operaia. Di rilievo i dibattiti sulla pace e la guerra, le lacerazioni, la produzione teorica delle organizzazioni nazionali e internazionali del movimento operaio.
I primi congressi Internazionali per la pace
Il primo congresso dell’internazionale a Ginevra nel 1866 approva all’unanimità la soluzione che afferma la possibilità di eliminare gli eserciti permanenti, ostacolo allo sviluppo economico e a quello delle organizzazioni sociali.
Il congresso di Losanna del 1867 vide la guerra come un peso soprattutto per la classe lavoratrice. A Bruxelles nell’internazionale si dice che la guerra “è un male evidente per noi tutti. Ma oltre la nostra costante protesta dobbiamo impegnarci attivamente per la sua soppressione. Per questo ci sono due metodi: il primo è quello di opporsi direttamente alla guerra attraverso il rifiuto del servizio militare, oppure attraverso il rifiuto del lavoro”.
Il partito operaio a Milano
Il partito operaio Italiano a Milano su iniziativa del gruppo democratico del circolo operaio, afferma la propria aspirazione anticolonialista e proclama la fratellanza universale e l’indipendenza di tutti i popoli. Il decalogo dei contadini socialisti mantovani così diceva: le guerre fra popolo e popolo sono sempre infami perché conducono al macello degli innocenti e dei fratelli.
Sia pace fra gli uomini perché nella pace sta l’amore e il benessere
Al congresso della nuova internazionale a Parigi una mozione dichiara la pace condizione prima e indispensabile di ogni emancipazione operaia.
Nel 1907 al congresso di Stoccarda fu approvata all’unanimità la mozione in cui si affermava che: qualora la guerra scoppi, i socialisti hanno il dovere di intervenire per farla cessare prontamente e utilizzare con tutte le loro forze la crisi economica e politica creata dalla guerra per agitare gli strati popolari più profondi e precipitare la caduta del capitalismo.
Il Maggio della lotta per la pace
In questo congresso si coniuga il 1° Maggio, con la lotta per la pace, soprattutto con la lotta al riarmo e con l’antimilitarismo e negli anni che precedono la prima guerra mondiale il tema principale del 1° Maggio è la lotta ai pericoli di guerra, più urgente del precedente tema delle otto ore di lavoro.
Proprio il 1° Maggio 1914 fu l’ultimo momento di mobilitazione unitaria a livello internazionale contro la guerra. Il partito socialista Italiano nel 1914/1915 sceglie la neutralità di fronte alla guerra, la linea del 'né aderire né sabotare', con profondi contrasti e divisioni tra i dirigenti del partito. I socialisti rimasti contrari alla guerra si trovano vicino a Berna per una conferenza contro la guerra dei partiti socialisti: il loro manifesto contro la guerra sarà diffuso clandestinamente anche in Italia.
Approfondimenti sul pacifismo:
Pallotti V., Cinquant’anni di pace in Europa: eventi e immagini, a cura del centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale, Bologna Pallotti V., Perché? Guerra, corsa agli armamenti. Catalogo della mostra del manifesto contro... per una cultura di pace e nonviolenza, Bologna Pallotti V., Camminare per la pace. Marce e cammini per la pace e la nonviolenza, Comune di Casalecchio di Reno - Casa per la pace “la filanda”, Bologna 2009
Approfondimenti:
Elorza, Documenti e discorsi del militare ingenuo, San Sebastian Erasmo da Rotterdam, Contro la guerra, a cura di F.Gaeta, L’Aquila Trattato sulla tolleranza, a cura di Palmiro Togliatti, Editori Riuniti Roma
Bibliografia ragionata:
VV. , Bandiere di pace, Chimienti, Taranto Aron, Pace e guerra tra le nazioni, tr.it. Comunità, Milano Balducci E., Vinceremo noi pacifisti. Fosse anche tra mille anni, in L'Unità, 6 Marzo 1991 Bartels, L'Europa dei movimenti per la pace, in Giano n. 4/1990 Battistelli, Sociologia e guerra. Il problema della guerra nelle origini del pensiero sociologico, Archivio Disarmo, Roma Bello Don Tonino, Alfabeto della vita, Paoline, Milano 2009 Bobbio, Il problema della guerra e le vie della pace, Il Mulino, Bologna Collotti, G. Di Febo, (a cura di), Contro la guerra. La cultura della pace in Europa (1789-1939), Dossier Storia, Giunti, Firenze Rochat G., L'Antimilitarismo oggi in Italia, Claudiana, Torino Taylor, English History 1914-45. Oxford University Press
Riflessioni sulla contemporaneità:
Pugliese F., Abbasso la guerra. Persone e movimenti per la pace dall'800 a oggi, Grafiche futura, Mattarello - Trento Pugliese F., I giorni dell'arcobaleno. Diario- cronologia del movimento per la pace, prefazione di Alex Zanotelli, Futura, Trento Pugliese F., Per Eirene. Percorsi bibliografici su pace e guerra, diritti umani, economia sociale, Forum Trentino per la pace e i diritti umani, Trento Pugliese F., Carovane per Sarajevo. Promemoria sulle guerre contro i civili, la dissoluzione della ex Jugoslavia, i pacifisti, l'ONU (1990-1999), Prefazione di Lidia Menapace, Introduzione di Alessandro Marescotti, Alfonso Navarra, Laura Tussi Manifesti raccontano...Le molte vie per chiudere con la guerra,a cura di Vittorio Pallotti e Francesco Pugliese, Recensione di Laura Tussi, Prefazione di Peter Van Den Dungen, coordinatore generale della Rete Internazionale dei Musei per la Pace e Joyce Apsel, Università di New York Strada G., Ma l'abolizione della guerra non è un'utopia di sinistra, in La Repubblica, 2006
Analisi storiche:
Rochat G., L'antimilitarismo oggi in Italia, Claudiana, Torino Rochat G., La tradizione antimilitarista del movimento operaio italiano, in La critica sociologica, 1976 Rochat G., Breve storia dell'esercito italiano dal 1861 al 1943, Einaudi, Torino
Analisi:
Branson, M. Haienemann, L'Inghilterra degli anni Trenta, Laterza Bari Ceadel, Pacifismi in Britain, Oxford University Press Parole chiave: pace, educazione alla pace, storia, antimilitarismo, diritti umani, scuola, educazione Vedi anche L'evoluzione del pacifismo STORIA DELLA PACE I movimenti pacifisti dall'Ottocento al Novecento. L'evoluzione del pacifismo I movimenti pacifisti sono diventati lievito di speranza e la loro attività si è intrecciata con altri movimenti: per i diritti civili, per l’emancipazione della donna, per i diritti umani, per l’autodeterminazione dei popoli e per la difesa dell’ambiente. 14 settembre 2021 - Laura Tussi Pace e Illuminismo PACE Uno spaccato illuminista sulla pace Pace e Illuminismo La nostra matrice laica, basata sulla valorizzazione dell’ideale assoluto della pace, sulla critica delle religioni e del potere clericale e del Vaticano è alla base della nostra origine e radice illuminista 12 settembre 2021 - Laura Tussi Pacifismo: un’altra prospettiva? PACE Pace: alta aspirazione dell’umanità Pacifismo: un’altra prospettiva? "È ancora lunga la strada perché la guerra diventi un tabù come l’incesto - afferma padre Alex Zanotelli - ma vi è chi la percorre". Il pacifismo. Un impegno da non dimenticare, per il futuro e per la storia, se la storia è selezione delle cose da ricordare, per la memoria e il futuro 9 settembre 2021 - Laura Tussi Prevenire la guerra PACE Lo scopo del movimento pacifista fu sempre quello di prevenire la guerra Prevenire la guerra Qualche anno dopo l’avvento di Hitler, la maggioranza della sinistra continua a credere che la pace possa essere mantenuta soprattutto attraverso le politiche di sicurezza collettiva e del disarmo, fino alla regolazione internazionale delle controversie 5 settembre 2021 - Laura Tussi La pace, impossibile? PACE Il pacifismo inglese e non solo attinse forza dal ricordo degli orrori della prima guerra mondiale La pace, impossibile? “Mai più guerre” fu lo slogan con il quale molti si identificarono per lo stretto rapporto intrattenuto di persona con la sofferenza e la morte provocata dalla guerra 1 settembre 2021 - Laura Tussi Pace a colori PACE Illustrazioni, manifesti e disegni di dossier che trattano di conflitti e pace Pace a colori Proprio nel poter confrontare le innumerevoli soluzioni grafiche proposte nei vari dossier che trattano di conflitti e pace e guerre nel mondo è facile osservare subito alcuni fattori dominanti come il ricorso massiccio a simboli universalmente riconosciuti 27 agosto 2021 - Laura Tussi Articoli correlati Lettera a Virginio Bettini. A un anno dalla sua scomparsa CULTURA In Memoria di Virginio Bettini Lettera a Virginio Bettini. A un anno dalla sua scomparsa È occorso parecchio tempo per preparare il tuo libro postumo perché come tu ci hai chiesto, necessitava dei contributi di due tuoi cari compagni. Il primo contributo di Maurizio Acerbo e il secondo di Paolo Ferrero 21 settembre 2021 - Laura Tussi Crisi climatica e il rischio di difendere i beni comuni LATINA Crisi climatica e il rischio di difendere i beni comuni Rapporto di Global Witness evidenzia drammatico aumento degli attacchi mortali 19 settembre 2021 - Giorgio Trucchi Il maestro Giampiero Monaca: "Così non posso andare avanti" CONSUMO CRITICO L'esperienza Bimbisvegli Il maestro Giampiero Monaca: "Così non posso andare avanti" L'esperienza di scuola pubblica democratica all'aperto non può andare avanti, e il maestro si autosospende. "Quando la legge diventa ingiusta, disobbedire è un dovere". Qui la sua lettera. 15 settembre 2021 - Linda Maggiori L'evoluzione del pacifismo STORIA DELLA PACE I movimenti pacifisti dall'Ottocento al Novecento. L'evoluzione del pacifismo I movimenti pacifisti sono diventati lievito di speranza e la loro attività si è intrecciata con altri movimenti: per i diritti civili, per l’emancipazione della donna, per i diritti umani, per l’autodeterminazione dei popoli e per la difesa dell’ambiente. 14 settembre 2021 - Laura Tussi
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