I giorni della libertà: l’Aprile del 1945. E l'Afghanistan?
Data: 31 Agosto 2021
Autore: Laura Tussi
Un parallelismo tra i totalitarismi
I giorni della libertà: l’Aprile del 1945. E l'Afghanistan?
Una sentita riflessione va alle vicende attuali che si svolgono in Afghanistan e al dramma di un popolo perennemente occupato dagli Stati Uniti e da altri invasori e che lotta per l’emancipazione, l'indipendenza e l’autodeterminazione.
Laura Tussi ... E l'Afghanistan?
Un parallelismo tra i totalitarismi.
Il nostro pensiero e una sentita riflessione vanno alle vicende attuali che si svolgono in Afghanistan e al dramma di un popolo perennemente occupato dagli Stati Uniti e da altri invasori e che lotta per l’emancipazione, l'indipendenza e l’autodeterminazione. Perché il tiranno, il dittatore, l’invasore, l’aguzzino nella Storia si manifestano sempre sotto diverse sembianze: un tempo i nazifascisti e ora, in maniera preponderante, l’impero statunitense che pur ebbe un ruolo importante nella lotta resistenziale contro il nemico nazifascista.
Il totalitarismo può manifestarsi sempre sotto diverse spoglie e bandiere.
E' sufficiente pensare all'assedio di Gaza in Palestina da parte del governo israeliano, con le complicità USA e Europa.
Così l'Afghanistan per le sue risorse naturali è sempre stato depredato, sottomesso e massacrato da Stati Uniti, Unione Sovietica con le connivenze di molti altri stati.
I giorni della libertà: dopo cinque anni di guerra, dopo anni di dittatura, dopo due anni di oppressione nazista, i partigiani italiani, prima dell’arrivo delle truppe degli alleati, riconquistano le città e le campagne, mettono in fuga i tedeschi e i fascisti.
Sono centinaia di migliaia, hanno lottato in silenzio per un anno e mezzo, hanno sfidato divisioni corazzate e SS, hanno lasciato sul campo migliaia di eroi, ora scendono a valle tra l’entusiasmo della gente, tra gli applausi del popolo. È la prima volta nella storia d’Italia che il popolo ha fatto la guerra per cacciare i tedeschi, ma anche per dare alla sua nazione un volto democratico.
Per la prima volta sono insieme i comunisti, i socialisti, i democristiani, gli intellettuali del partito d’azione. Per la prima volta la gente che produce e che lavora ha in mano il potere, e gli alleati, pur vincitori in tutto il mondo, devono fare i conti con loro.
l’Italia non è una terra occupata, l’Italia non è divisa, ma il suo popolo si esprime nei comitati di liberazione nazionale che sono il nuovo governo e vogliono essere il nuovo Stato.
Così il futuro dell’Italia nasce in quelle tumultuose giornate dell’Aprile 1945, quando tutti si sentirono giovani, quando tutti ebbero in cuore la speranza di grandi novità, di un mondo e di un'Italia migliori e diversi, di un avvenire fatto ingenuamente di giustizia e libertà.
Bisogna tornare a quei giorni per capirli a fondo, fuor di celebrazioni retoriche, per comprendere il furore democratico che vi era in coloro che combattevano: volevano, finalmente, dare a questo nostro paese un volto popolare, il volto di milioni che hanno sofferto per secoli, che nella guerra avevano sofferto ancora di più, e che cercavano ora la redenzione finale.
Quella redenzione non è venuta, e probabilmente non poteva venire, ma tornare a quei giorni di autentica gloria, significa potersi riunire a quelle speranze, vuol dire avere fiducia ancora: la libertà, la giustizia, la democrazia ci possono essere. Basta conquistarle uniti.
Uniti difenderle.
Parole chiave: pace, storia, afghanistan, educazione alla pace, liberazione, resistenza, partigiani, scuola, educazione Articoli correlati Pace a colori PACE Illustrazioni, manifesti e disegni di dossier che trattano di conflitti e pace Pace a colori Proprio nel poter confrontare le innumerevoli soluzioni grafiche proposte nei vari dossier che trattano di conflitti e pace e guerre nel mondo è facile osservare subito alcuni fattori dominanti come il ricorso massiccio a simboli universalmente riconosciuti 27 agosto 2021 - Laura Tussi Giochi senza frontiere didattiche PACE L'Associazione GiocOvunque nasce dieci anni fa Giochi senza frontiere didattiche Il progetto, prodotto da GiocOvunque e da Reservoir film, con la collaborazione del compositore Tiziano Fantappiè, nel settembre 2020, è uscito con il primo episodio UNA GIORNATA DA BIMBISVEGLI, dedicato al progetto omonimo del maestro di Serravalle d'Asti, Giampiero Monaca 24 agosto 2021 - Laura Tussi "Il cortile degli oleandri" CULTURA Racconto antifascista di Rosaria Longoni "Il cortile degli oleandri" Questo è il nuovo racconto di Rosaria Longoni tratto dal suo ultimo romanzo Il cortile degli oleandri, che narra la storia di una famiglia, immigrata in Brianza durante la seconda guerra mondiale, solidale con Resistenti, Renitenti e Partigiani nel periodo nefasto dell'incubo nazifascista 19 agosto 2021 - Laura Tussi
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