Sgomento e cordoglio per i morti e condanna per gli attentati negli Stati Uniti
Martedì scorso, mentre scrivevo gli appunti di viaggio di metà settembre, sono stato travolto dalle notizie, dapprima confuse, poi a poco a poco più chiare ed infine purtroppo tremendamente vere degli attentati sui gangli della vita economica, sociale, strategica e politica degli Stati Uniti. Quanto è avvenuto mi ha scosso particolarmente sia per il lutto dei morti, sia per le conseguenze che le violenze possono comportare per il futuro del mondo. Si voleva che il nuovo millennio fosse l’orizzonte per una situazione internazionale, nazionale e quindi personale di maggior serenità ed invece le situazioni che si prospettano, senza voler drammatizzare ciò che non è ancora, non sono confortevoli. Da domani si comincerà ad indagare sulle cause, le responsabilità e gli scenari futuri. Per quanto mi riguarda, oggi desidero fermarmi alla riflessione silenziosa che i grandi sconvolgimenti suggeriscono. Ricevo via e-mail e comunico il messaggio dei coordinatori della Tavola per la Pace, l’organismo promotore della Marcia per la Pace Perugia - Assisi del 14 ottobre prossimo, alla quale invito a partecipare gli amici lettori. La Perugia-Assisi contro il terrorismo per la riconciliazione tra i popoli Nessuna giustificazione può coprire un simile atto di terrorismo condotto contro decine di migliaia di persone innocenti. La condanna deve essere ferma, netta e unanime, così come deve essere la reazione di tutte le donne e gli uomini amanti della pace. Questi terribili attentati terroristici devono farci riflettere. I loro effetti si sono già propagati in tutto il mondo e sono destinati a durare a lungo. Facciamo appello al senso di responsabilità di tutti i capi di Stato e di Governo: non possiamo lasciarci travolgere da una inondazione di odio, sangue e terrore. Dobbiamo evitare di restare intrappolati in un vortice sanguinoso di violenza, guerre e terrorismo su scala mondiale. Abbiamo bisogno di donne e uomini che riscoprano il senso vero e il primato della politica e si mettano al servizio del bene comune globale. Il nostro è un appello alla calma, al senso di responsabilità e all'impegno per la pace. Il futuro è nelle nostre mani. E' con questo spirito e questa consapevolezza che il prossimo 14 ottobre marceremo in tanti da Perugia ad Assisi contro ogni forma di violenza e terrorismo, per la pace e la riconciliazione tra tutti i popoli." (Flavio Lotti, p. Nicola Giandomenico, coordinatori della Tavola della Pace. E-mail: mpace@ krenet.it; sito: www.tavoladellapace.it) Concludo con una riflessione di Ernesto Balducci, che cito spesso. Si chiede Balducci, nella presentazione del carteggio tra Freud ed Einstein che la Bollati Boringhieri ha rieditato una decina d’anni fa, se il pericolo dell’uso delle armi atomiche, che potrebbe portare non solo ad un cataclisma mondiale ma alla stessa cancellazione del nostro mondo, non conduca l’umanità ad una nuova coscienza di specie, grazie alla quale giunga ad una prassi di contrattazione nei conflitti che insorgono tra i vari gruppi umani. E’ un interrogativo ed un auspicio che nasce dall’ipotesi della paura dell’autodistruzione totale, ma potrebbe essere l’inizio della responsabilità etica nella convivenza umana. Faccio mio incondizionatamente quest’auspicio. Condanna della violenza, cordoglio per i morti e speranza ci uniscano nel prospettare il mondo futuro. (15 settembre 2001) Mario Arnoldi |