La voce della memoria (Vittorio Alfieri)
Data: 16 Aprile 2013
Fonte: secondo premio concorso “la poesia salva la vita” 2011
Se cioccolata, e donne, e baciapile, e rabbia non m’avessero perduto; se mi fossi accucciato nell’ovile, 3 vent’anni o trenta in più sarei vissuto. Avrei visto cadere il Bonaparte e rimpiazzar tiranno sì temuto 6 con tirannetti fabbricati ad arte, in nome d’una libertà malsana importata da Venere e da Marte, 9 sol per salvar l’economia nostrana. Se fossi poi campato altri cent’anni, avrei visto abbuffarsi alla romana 12 ministri, preti, giudici, a far danni, ciascun per sé e tutti per la Borsa, lasciando ad altri lacrime ed affanni… 15 e italico soldato andar di corsa sui fronti, senza scarpe e abbandonato nei deserti e del gelo nella morsa; 18 rimpatriato e subito emigrato, libero schiavo, a respirar carbone, d’oro a inzeppar le casse delle Stato. 21 Dopo il Calvario, la Risurrezione d’Italia finalmente una ed intera: la forza del Cemento fa l’unione 24 e il Condono Fiscale pace vera. Meglio morto, tra Martiri e Profeti, ammazzati per fede aver sincera 27 nell’Italia cantata dai poeti, per non aver curvato e testa e schiena: magistrati, operai, sindaci, preti. 30
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