Da parecchio tempo e da più parti è stato rivolto a Tempi di Fraternità l'invito a ricordare in modo concreto Elio Taretto, fondatore e anima della nostra rivista per oltre vent'anni.

Noi tutti abbiamo ancora presente la sua opera che cerchiamo di continuare; la testimonianza di fede e la fedeltà al Vangelo che ha contraddistinto la sua vita ci è di aiuto e stimolo.

Il comitato, che è nato nel novembre 2000, ha lo scopo di aiutare a sostenere, nel ricordo di Elio, iniziative di solidarietà che siano un segno di lotta per la giustizia.

Tra l'ipotesi se fosse meglio costruire un progetto specifico oppure sostenerne uno già esistente, abbiamo optato per la seconda ipotesi. Consci del fatto che le iniziative valide sono molte e che perciò è difficile sceglierne definitivamente una, abbiamo deciso di cominciare dal progetto "Un pasto al giorno per i bambini di El Limon", nato dal lavoro di don Piero Nota e sostenuto dal Comitato SOS Guatemala.

Solidarietà fatta di aiuto materiale e impegno nella lotta per la giustizia dunque, insieme. Elio ha sempre coniugato questi due aspetti. Sulla strada, nel lavoro con gli ultimi e insieme in prima fila nella denuncia dei meccanismi di potere, politico e religioso, che tolgono umanità e fraternità.

Il Comitato "Amici di Elio Taretto" è presieduto da Marisa Marzaroli della Fraternità Emmaus di Albugnano ed ha una struttura molto agile. Anche se in questa prima fase l'obiettivo molto concreto è quello di raccogliere fondi per il progetto, il comitato sarà presente e disponibile a sostenere iniziative di sensibilizzazione e di lotta.

I contributi potranno essere versati sul Conto Corrente Postale N° 19853159 intestato a Comitato "Amici di padre Elio Taretto", presso Cascina Penseglio, S. Emiliano 45, 14022 Albugnano.

Per informazioni:

Marisa Marzaroli, tel. 0119920841

Comitato SOS Guatemala c/o Sandra Dema, via dei Mille 29, Rivalta, tel. 0119046479

"Essere veri oggi, tempo nel quale il mondo ha urgente bisogno di etica, vuol dire mantenere chiara la differenza sostanziale fra quella che nella Chiesa é ingiustamente definita carità e laicamente si chiama elemosina, beneficenza, e la giustizia. Bisogna in tutti i modi, a qualunque costo combattere questa confusione che contiene un tradimento alla verità". (A. Paoli)

Il comitato rivaltese S.O.S. Guatemala si è costituito in occasione dell’emergenza dell’uragano Mitch che ha colpito il Guatemala nel novembre 1998. Esso è sostenuto per ora da alcuni cittadini e da alcune realtà locali: le scuole elementari di Rivalta, A.R.R.I. danze, associazione Pegaso, Parrocchia di Tetti Francesi. Il progetto "Un pasto al giorno è patrocinato dal Comune di Rivalta di Torino.

Chiunque sia interessato ad ulteriori informazioni sull’andamento del progetto può rivolgersi a :

Sandra Dema, Mauro Marinari tel. 011 9046479

Realtà sociale a El Limon (Città del Guatemala).

In una sola baraccopoli del quartiere vivono circa 3.000 bambini. Le case sono costruite con pezzi di lamiera , legno e cartone, alcune delle quali sono state distrutte dall’uragano Mitch.

Si vive in un ambiente sporco, per strada e tra i rifiuti. Molti bambini contraggono ogni genere di malattie che provocano la morte.

Lavorano già in tenera età e devono spesso abbandonare la scuola. Spesso sono sfruttati e maltrattati o subiscono violenza.

Per garantire a questi bambini una crescita meno precaria si è avviato questo progetto.

Obiettivi:

Garantire un pasto al giorno a un bambino costa £ 2.000.

L’importo dell’intero progetto è di circa £ 45.000.000 all’anno.

Il comitato S.O.S. Guatemala si impegna a sostenerlo per almeno tre anni.

È nato ad Airasca (To) il 2/7/1932. Negli anni ’70, come parroco di Gesù Redentore a Torino, ha speso il suo apostolato a vantaggio dei più deboli impegnandosi ,tra l’altro, nelle mobilitazioni dei lavoratori per il diritto alla casa.

Dal 1985 opera a Città del Guatemala nel quartiere di El Limon portando avanti un progetto di promozione cristiana, umana e sociale con l’obiettivo di garantire la difesa dei diritti dei bambini.

Il comitato garantisce che i fondi verranno consegnati direttamente a don Piero.